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Pavimentazione stradale: ecco come si fa e in quanto tempo

La pavimentazione stradale è fondamentale per mantenere un’adeguata circolazione dei mezzi. Se, infatti, ci sono problemi a questo livello, le macchine e i camion possono subire ritardi e guasti, rallentando quindi la già trafficata circolazione quotidiana.

Il procedimento di rifacimento del manto stradale prevede la pavimentazione, la rigenerazione dell’asfalto esausto e la manutenzione dello stesso. Ecco in cosa consistono questi step.

Il manto stradale, da cosa è costituito

Ciò che comunemente chiamiamo “asfalto” è in realtà una miscela di più ingredienti e materiali. Si compone quindi di due grandi gruppi di sostanze: gli aggregati, cioè i materiali minerali in granuli come ghiaia, sabbia, argilla, perlite e vermiculite e i leganti, che quindi legano tra loro gli inerti.

Molto frequentemente, fare la manutenzione al manto stradale significa sostituire lo strato di asfalto logorato, cioè quello più superficiale. L’asfalto, quindi, non è altro che uno strato di conglomerato bituminoso fatto appunto da materiali rocciosi aggregati da leganti e resine che lo tengono insieme.

Questo viene prodotto in appositi impianti, che mescolano i diversi componenti sino a ottenere un composto organico. Successivamente, viene portato sul luogo di posa con macchine che tengano la miscela a 130°/150°: per questo motivo, il periodo migliore per asfaltare è tra marzo e novembre, poiché la temperatura deve rimanere alta.

Il momento di posa

Quando l’asfalto arriva sul luogo di posa, innanzitutto si pulisce e si asciuga il piano di posa, così che possa accogliere in modo perfetto la sostanza. Nel caso in cui il manto stradale sia da rifare, si procede con la scarificazione, che elimina quindi il vecchio conglomerato.

Innanzitutto, si prevede alla preparazione del sottofondo, cioè lo strato che deve assorbire e distribuire i carichi. Si trova al di sotto della strada vera e propria ed ha uno spessore di un metro. Si trova poi la fondazione, che è la parte inferiore del pacchetto stradale, la quale ha il compito di stabilizzare ulteriormente la struttura. Infine si trova lo stato base, l’asfalto. In generale, l’asfaltatura della strada impegna 24-48 ore.

Le diverse tipologie di pavimentazione

Le pavimentazioni si distinguono in tre tipi: rigide, semirigide e flessibili. Le flessibili sono quelle composte da conglomerato bituminoso, un materiale le cui prestazioni dipendono anche dai tipi di agglomerati presenti e dalle condizioni climatiche con cui viene steso.

Nelle semirigide, invece, questo conglomerato bituminoso viene arricchito con uno strato di misto cementato.

Infine, le strutture rigide sono quelle composte con il calcestruzzo. Le differenze vengono incontro alle diverse funzioni delle strade: ogni materiale è adeguato a una specifica esigenza, ai carichi che la strada porta e alle condizioni ambientali.

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