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Rocce scistose: che caratteristiche hanno? A cosa servono?

La scistosità è la proprietà di alcune rocce di sfaldarsi facilmente secondo piani paralleli ed è tipica delle rocce metamorfiche come l’ardesia, il quarzo o lo gneiss.

L’ardesia

Chiamata anche Pietra di Lavagna, è una roccia metamorfica di origine sedimentaria e si può dividere facilmente in lastre sottili, piane e leggere, molto resistenti agli agenti atmosferici. Per questo motivo, viene classificata come roccia semi-dura. Il suo carattere è grigio scuro, tendente al nero: in realtà, al momento dell’estrazione è piuttosto chiara. Il colore scuro arriva a causa dell’ossidazione dei residui carboniosi che, a contatto con ossigeno e umidità, fanno assumere all’ardesia la colorazione tipica.

La sua scistosità la rende una pietra molto usata nell’architettura  e nell’edilizia per la realizzazione di pavimenti, scale e tetti. Si ritiene che le prime volte che venne usata per questi fini fu duecentomila anni fa, nella zona del Tigullio. Già in epoca medioevale, però, veniva usata per coprire i tetti delle case.

Il quarzo

È uno dei minerali più comuni della crosta terrestre, nonché uno dei componenti delle rocce più note. In Italia, il più diffuso è il quarzo ialino o quello rutilo, molto diffuso in Alto Adige, a Sondrio e a Vercelli. C’è poi il quarzo rosa, molto diffuso in Madagascar, USA e Brasile. Nell’antichità, il quarzo più diffuso era l’ametista: sembra che simboleggiasse il potere e che fosse legato a Bacco, il dio del vino.

Oggi, il quarzo viene usato in gioielleria negli orologi e in diversi strumenti digitali. È molto usato anche per i pavimenti e i rivestimenti di grandi superfici.

Lo gneiss

Lo gneiss è una delle rocce metamorfiche più conosciute. Si forma a grande profondità, per effetto delle condizioni di pressione e temperatura nelle zone di convergenza tra due placche. Il termine “gneiss” nasce alla fine del Settecento e, per molti anni, ha indicato tutte le rocce metamorfiche con questa particolare tessitura fatta di diverse lamelle. Queste sono formate da diversi tipi di materiali, che quindi a loro volta creano diversi tipi di strutture: è per questo che lo gneiss si può presentare di diversi colori. I minerali che la compongono sono principalmente miche e cloriti, oltre che minerali granulari sialici e quarzo.

Si tratta di una roccia diffusa in India, Stati Uniti, Italia e vari paesi europei. È molto dura e resistente e, per questo, viene ampiamente usata negli elementi strutturali dell’edilizia e nella pavimentazione. In questi ambiti, viene usata in lastre ottenute a spacco naturale; lo spessore può andare da 3 cm fino a 12.

 

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