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Regioni dell’Etiopia: quante sono? Cosa c’è da vedere e quando andarci

Le regioni dell’Etiopia sono dieci e formano la suddivisione di primo livello della nazione. A queste, si sommano le città autonome di Dire Daua e Addis Abeba, rappresentando gli enti federali del Paese. Sicuramente fra i luoghi più affascinanti e belli del mondo, scopriamo cosa c’è da vedere in queste regioni e qual è il periodo migliore per visitarle.

Cosa vedere nelle regioni dell’Etiopia

Spesso considerato “la culla d’Africa”, il Paese vanta paesaggi naturali bellissimi e una ricca cultura tradizionale. Le sue dieci ragioni offrono più di un motivo per una visita. Uno dei luoghi più interessanti, e per questo fra i più visitati, è l’Omo Valley, dov’è possibile interagire con le popolazioni locali come i Dasanech e gli Hamar. È possibile assistere a delle tradizioni come il salto del toro o la danza notturna. Nella zona intorno al Lago di Tara si trova una meravigliosa cascata di 40 metri che forse la costruzione della diga ha reso meno interessante rispetto al passato, ma vale comunque una visita.

Gondar, conosciuta anche come la “Camelot d’Africa”, ha due attrazioni degne di nota: la fortezza Fasil Ghebbi e il castello dell’imperatore. Entrambe sono talmente belle da averle donato il soprannome di cui sopra. Chi ama il trekking può dirigersi verso le montagne Simien, chiamate anche “tetto d’Africa”, la cui altezza può arrivare sino ai 1.500 metri. Dichiarate patrimonio mondiale dell’UNESCO, queste montagne sono la casa di varie specie animali fra cui la volpe Simien, lo stambecco Walia, il babbuino Gelada e il lupo etiope.

I viaggiatori che preferiscono allontanarsi dalle rotte più turistiche possono pensare di arrivare fino a Lalibela, conosciuta anche come “la Nuova Gerusalemme”, che si trova in una zona non proprio facile da raggiungere via terra. Anch’essa fa parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO (dal 1978) e, grazie al suo gruppo composto da 13 chiese, è una delle mete più ambite di chi visita il Paese, a dispetto della sua location non proprio di facile accesso. Un altro luogo da mozzare il fiato è la Depressione della Dancalia, spesso considerato uno dei luoghi meno ospitali al mondo. Tuttavia, la sua bellezza e la sua unicità giustificano un viaggio sin qui. Ubicata nella regione nord-orientale del Paese, questa Depressione è considerata uno dei posti più caldi del pianeta, con le temperature che, in estate, possono superare abbondantemente i 50°. Da vedere, le bellissime miniere di sale di Dallol, l’Era Ale, uno dei più antichi vulcani della Terra (gli appassionati di trekking possono optare per un’escursione notturna fino al cratere). Oggigiorno raggiungere la Depressione di Dancalia è facile per via delle 4 strade che rendono il viaggio agibile ma questo ha portato con sé un sacrificio, ovvero la scomparsa delle carovane di cammelli che portavano con sé i blocchi di sale.

Infine, merita una visita il Parco Nazionale Montagne Bale il cui paesaggio include laghi, cime vulcaniche, paludi ghiacciate e la foresta di Herenna, per molti chilometri ancora tutta da esplorare. Una natura lussureggiante fa da sfondo alle visite che permettono di praticare trekking, di osservare da vicino la flora e la fauna e, se si è fortunati, d’imbattersi nel lupo etiope, sempre più raro.

Quando visitare le regioni dell’Etiopia

L’Etiopia è un Paese molto grande, con tanto da vedere, quindi il periodo migliore per un viaggio varia in base alle regioni che la persona desidera esplorare. In linea di massima, la nostra estate corrisponde al periodo delle piogge nel Paese, anche se generalmente gli acquazzoni sono notturni. D’inverno, le temperature non scendono mai sotto i 10° e non superano i 25°.

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