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Le cantine storiche dei migliori vini: Masi

Tra le principali cantine italiane di vini merita senza dubbio un approfondimento quella del gruppo Masi, in attività da oltre 200 anni.

Radicata e ispirata dalle usanze e credenze del territorio delle Venezie, la storia della cantina Masi inizia nel 1772 quando venne prodotta la prima vendemmia dai vigneti ben curati “Vajo dei Masi”, valle nel cuore della Valpolicella Classica.

Il gruppo Masi ha sempre creduto nella sostenibilità e nel dare la priorità all’ambiente per ottenere vini di qualità. Da oltre quarant’anni, infatti, è stato avviato un processo di protezione e valorizzazione delle principali e storiche tenute vitivinicole, grazie alla collaborazione con diverse società e produttori di vini.

Oltre alla sede principale situata nella Valpolicella Classica, territorio che si estende sulle colline tra il lago di Garda e Verona, il gruppo ha acquisito e si occupa della produzione di vini anche del Poderi del Bello Ovile in Toscana e del Masi Tupungato in Argentina.

L’importanza della sostenibilità per la cantina Masi

Il gruppo Masi, come già accennato, fonda le basi portanti della sua attività sul raggiungimento di obiettivi etici, sociali e soprattutto ambientali. L’importanza della cura dell’ambiente permette non solo di contrastare i pericolosi cambiamenti climatici, sempre più preoccupanti, ma anche di ottenere vini di maggiore qualità e con caratteristiche organolettiche più evidenti.

Per quanto concerne le operazioni di viticoltura, il gruppo Masi predilige l’utilizzo di acque piovane per irrigare i vari terreni, l’esclusivo utilizzo di antiparassitari e concimi del tutto naturali e l’applicazione di pratiche agronomiche che consentono di migliorare il sistema pianta-ambiente.

La sostenibilità si applica a tutti i vigneti gestiti dalla cantina e ai produttori collaboratori, rientrando nel cosiddetto “Progetto Uve di Qualità”.

Per quanto riguarda invece il processo successivo inerente alle cantine, dopo la raccolta le uve vengono fatte appassire su graticci di bambù, un materiale ecosostenibile e non inquinante in alcun modo. Molto importante anche il sistema di filtrazione delle acque, all’avanguardia e con la depurazione delle acque residue prima dello scarico.

Infine, il packaging dei vari vini viene fatto optando per il riciclo e la riduzione degli sprechi, rilavorando anche i materiali di scarto.

La tecnica di appassimento della cantina Masi

Il gruppo Masi è conosciuto in tutto il mondo non solo per i suoi prelibati ed equilibrati vini, ma anche per la tecnica del’appassimento, per la quale ha ricevuto una riconosciuta expertise, un’etichetta che certifica la qualità e l’autenticità dei vini.

L’appassimento in pianta prevede che le uve vengano lasciate sovra-maturare (questo processo è chiamato surmaturazione) direttamente sulla vite: non si procede con la normale vendemmia, ma si ritarda il raccolto fino a un mese. Il periodo può variare anche in base alla posizione geografica dei vigneti.

Questo sistema è soprattutto applicato per ottenere vini dolci o molto concentrati, in quanto le uve già parzialmente appassite hanno concentrazioni zuccherine maggiori.

Per quanto riguarda la tecnica di appassimento della cantina Masi, l’Amarone è l’espressione suprema del genere, mentre il Recioto è il suo tradizionale omologo dolce.

Non a caso, infatti, il gruppo ha sempre più utilizzato questa tecnica, arrivando a produrre ben cinque Amaroni e tre Recioti, proponendo al mercato nazionale e internazionale una grande varietà di vini, tutti di assoluti qualità e con proprietà organolettiche uniche nel suo genere.

Ovviamente, per eseguire correttamente la tecnica di appassimento della cantina Masi è necessario prestare attenzione ad alcuni dettagli preliminari. In primis, le uve devono essere perfettamente sane e con grappoli non troppo grandi. Alcune tipologie, inoltre, possono essere interessate dalla Botrite, una muffa naturale positiva e benefica per l’uva, in quanto dona al vino una vellutata morbidezza, un corpo rotondo e note speziate ben distinte.

Per concludere, le uve appassite dalla cantina Masi sono in genere pigiate tra fine gennaio e inizio febbraio tranne nel caso dell’Amarone, dove i processi di macerazione e fermentazione continuano per 45-50 giorni.

Dove comprare i vini Masi

I vini della cantina Masi possono essere acquistati sui migliori wine store italiani, tra cui Berevecchio, noto brand tra le migliori enoteche online, sia in termini di qualità che prezzi. Su Berevecchio.it trovi una vasta selezione, tra cui diversi prodotti scontati, di vini Masi sulla pagina dedicata alla cantina: https://berevecchio.it/cantine/masi/.

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