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Vi riposa Madame: ecco dove si trova la tomba a Parigi e curiosità sulla scrittrice de Stael

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Madame de Stael, nomignolo con cui veniva Anne-Louise Germaine Necker, è una baronessa e una scrittrice che nella sua vita è stata circondata da più grandi letterati del suo periodo storico. Nonostante l’esilio a cui fu costretta, per un periodo della sua esistenza, passò molto del suo tempo in Francia, nello specifico a Parigi.

Proprio nella capitale francese morì nel 1817; abbandonò questo mondo nella sua casa che si trovava in rue Neuve-des-Mathurins dopo aver regalato a tutti i suoi amici una rosa colta dal suo giardino. Tale particolare fa pensare, erroneamente, che il suo corpo ancora oggi giaccia a Parigi ma non è così. Secondo il suo volere è stata seppellita in fondo al giardino del castello di Coppet, ai piedi della bara dei suoi genitori.

La biografia

Madame de Stael nacque nel 1766 da una famiglia agiata, suo padre era un banchiere che divenne anche ministro delle finanze e sua madre amava invitare nella propria dimora pensatori illustri del periodo, come Diderot e D’Alambert.

A 20 anni sposò Stael-Holstein, l’ambasciatore svedese a Parigi, come aveva fatto la sua genitrice prima di lei, anche la donna era solita accogliere in casa diversi pensatori influenti del secolo, creando un vero e proprio cenacolo. Le discussioni erano relative a differenti argomenti, da quelli filosofici a quelli politici, proprio in quest’ambito Madame de Stael, con le sue affermazioni, si fece un grande nemico: Napoleone Bonaparte.

Il sovrano francese la prese così in antipatia che, nel 1803, dopo essere diventata vedova, la mandò in esilio. La donna doveva rimanere almeno a 15o km da Parigi, per questo si stabilì a Ginevra nel castello di Coppet.

Questo colpo basso non piegò il suo carattere forte, anzi, consolidò le sue idee, infatti la sua dimora svizzera divenne un punto di riferimento per gli incontri che avvenivano tra i più grandi pensatori del suo tempo. Parallelamente a ciò, in tale periodo, Madame de Stael si dedicò ai viaggi che le permisero di scoprire l’Europa, nello specifico visitò l’Italia e la Germania. Riuscì a tornare a Parigi solo dopo la caduta di Napoleone Bonaparte e proprio qui morì.

I libri Madame de Stael

Madame de Stael, grazie anche all’inimicizia nei confronti di Napoleone, è diventata un’eroina romantica, una donna forte che non si è lasciata abbattere dal potere ma ha portato avanti i suoi ideali. Durante la sua vita ha scritto numerosi libri che hanno avuto moltissimi plausi dalla critica.

La prima opera è stata un saggio su un autore che aveva potuto conoscere di persona e stimava molto, si tratta di: “Lettere sugli scritti di Jean-Jacques Rousseau”, in seguito si dedicò a un differente tipo di testo, uno scritto in cui emergeva il suo punto di vista sulla situazione storica che stava vivendo: “Dell’influenza delle passioni sulla felicità degli individui e delle nazioni”.

Dopo che Napoleone la mandò in esilio la sua vena letteraria si amplificò, infatti, si dedicò alla redazione di due opere che divennero molto importanti, sia per i suoi contemporanei che negli anni a venire, si tratta di: “De la littérature” e “Delphine“, quest’ultimo è un romanzo epistolare in cui la scrittrice condanna la società che stava vivendo, la quale limitava le libertà della donna aristocratica.

Questo era un pensiero davvero forte per la sua epoca. In seguito ai suoi viaggi la donna fu in grado di conoscere altre realtà e confrontarle con quella francese, che aveva vissuto fino a quel momento. In seguito a questa esperienza scrisse alcuni libri, uno dedicato all’Italia, chiamato “Corinna o l’Italia“, un racconto romantico che narra l’incontro da un giovane di origini inglesi e una poetessa, e uno sulla Germaniza, “De l’Allemagne“, in cui descrisse il popolo tedesco come fortemente amante delle ideologie e non dell’azione, quindi in grado di incarnare profondamente gli ideali romantici.

 

 

 

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