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Urlo del cervo: come si riconosce il bramire di questo animale? Che verso è?

cervo

Il cervo, animale  maestoso e particolare, bellissimo e unico, è da sempre protagonista di fiabe e di racconti che segnano i ricordi più dolci dell’infanzia. Ma a incontrarlo dal vivo può apparire molto meno delizioso, non fosse altro che per le enormi corna a forma di rami d’albero che fanno davvero paura. Ma anche per i versi che emette, i bramiti, che sono tutto fuorché belli da sentire. Eppure il cervo ha bisogno di questi richiami, sono una parte fondamentale della sua vita, specie di quella sessuale. Ma cosa è in dettaglio un bramito? Come suona? Come lo si può riconoscere e a cosa serve?

Bramito, un verso speciale

Bramito deriva da una parola dell’antica lingua gallica, bramir, che significa “desiderare”. Anche in italiano moderno “bramare” è sinonimo di “desiderare”. Molto probabilmente il richiamo faceva pensare a un lamento, come qualcuno che non può ottenere ciò che appunto desidera, da cui il nome. È interessante sapere che questo verso si riferisce sia ai cervi che agli orsi, ma può essere riferito anche ad altri grossi animali che “urlano” allo stesso modo.

Il bramito è un verso speciale: è molto allungato, molto rauco e profondo, riesce a diffondersi per lunghe distanze e c’è una ragione per questo. Il bramito infatti è principalmente un richiamo d’amore. Attira le femmine che costituiranno “l’harem” del maschio dominante e in particolare quella femmina con cui si accoppierà. Il cervo maschio bramisce anche per segnare il territorio e ricordare agli altri maschi rivali quali confini non devono oltrepassare mai. Più forte e lungo è il bramito più dominio avrà il maschio che lo emette.

Come si riconosce il bramito?

Anche gli orsi e altri animali selvatici emettono bramiti. Come riconoscere allora questo verso nel caso di un cervo? Il bramito dell’orso è spesso intermittente, molto vibrante e profondo, e si alza di intensità o si abbassa a seconda se l’animale sta lottando o chiamando i cuccioli.

Il bramito del cervo invece è meno cupo di quello dell’orso. Solitamente è un “urlo” molto lungo e continuo e sembra venire più dalla gola che dal petto. Si può dire che il bramito del cervo somiglia tanto al muggito di un toro, mentre quello dell’orso ricorda di più un ruggito, come quello del leone. Non sarà difficile quindi capire la differenza dal vivo!

Dove si può ascoltare e quando?

I cervi si trovano un po’ ovunque in Italia e in Europa e se si conoscono i loro habitat non è difficile andare a conoscerli da vicino. E andare ad ascoltarli, anche. In Val di Rabbi, in Trentino, il richiamo dei cervi è un suono molto comune. Così come nei Parchi Nazionali di Simbruini, della Duchessa, nella zona di Cervia, nel Parco del Gran Sasso.

Il momento migliore per sentire il bramito del cervo in queste località è tra settembre e la fine di ottobre, un periodo che per gli animali è dedicato esclusivamente all’accoppiamento e a organizzare la vita di comunità. Proprio in questi due mesi, le valli e le colline possono risuonare di questo antico “urlo del desiderio” per ore, mettendo addosso un brivido unico!

 

 

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