Animali

Uccelli di città: quante specie ci sono? Dove trovarli?

Uccelli di città

Coloratissimi e capaci di intonare melodie che incantano, gli uccelli sono da sempre simbolo di libertà e fantasia. Ne esistono moltissime specie e ognuna è specifica di una precisa zona climatica o ambientale. Sul mare, per esempio, possiamo ammirare i gabbiani, i fenicotteri, i fischioni o ancora gli aironi, elegantissimi.

In montagna, invece, le maestose aquile e i forti falchi e poi, ancora, i corvi, i passeri, i pettirossi o le cinciallegre. Ma nelle città, dove automobili e case dominano l’ambiente, quali uccelli ci sono? Ecco le loro caratteristiche.

La fauna urbana: gli uccelli

Con “fauna urbana” si intendono tutti quegli animali che, allo stato selvatico, popolano le città e vivono a stretto contatto con l’uomo. L’uccello di città più comune è il passero domestico, che ha questo nome proprio per la sua tendenza ad avvicinarsi a balconi e davanzali per provare a guadagnare qualche briciola. Altro uccello molto diffuso in città è quello della rondine, riconoscibile dai nidi che costruisce con attenzione e meticolosità sotto le grondaie e le tegole. Tra le rondini, menzione speciale per il rondone, che ama nidificare proprio sulle pareti delle case.

Immancabili sono poi i piccioni, tanto amati dai turisti stranieri quanto mal sopportati da quelli italiani e icona delle piazze più importanti d’Italia, come Piazza Duomo a Milano. Simili ai piccioni sono poi le tortore, che si distinguono però per dei colori molto più tenui e per la loro minore frequenza. Altri abitanti volanti delle città sono le cornacchie e le gazze, conosciute soprattutto da chi abita in appartamenti direttamente sotto al tetto per i loro caratteristici versi, fastidiosi soprattutto di notte.

Dal canto melodioso, invece, il merlo, il pettirosso e la cinciallegra, per finire con l’immancabile cardellino: questi amano le siepi ed i giardini e i loro colori sono tenui e armoniosi.

I piccioni, segno indistinguibile della città

Se si va in qualsiasi piazza italiana, non si potrà fare a meno di notare i piccioni. Amanti sia della città che della campagna coltivata, nelle zone urbane densamente frequentate sono così numerosi proprio perché continuamente cibati dai turisti e, puntualmente, molte città affrontano il problema della gestione di questi uccelli.

Portatori di malattie infettive e parassiti nocivi per la salute dell’uomo, non andrebbero mai toccati, anche se spesso i turisti soprattutto stranieri amano farsi fotografare con i piccioni che mangiano direttamente dalle loro mani. Attraverso le loro deiezioni, inoltre, rovinano monumenti, edifici e possono anche contaminare merci o alimenti: per questo motivo, da anni, città come Roma e Milano cercano modi etici per allontanarli.

Nell’antichità erano animali molto importanti poiché hanno una ottima capacità di orientamento, che li ha resi per moltissimi anni i responsabili del trasporto di messaggi da una parte all’altra della città. Il loro senso spaziale gli consente di ritrovare la propria colombaia anche a lunghe distanze e, per questo, i piccioni sono spesso stati allevati per i lunghi viaggi. L’arrivo del telegrafo ha poi diminuito l’importanza di questi uccelli e, con il migliorare delle tecnologie, la loro importanza è diminuita sempre di più.

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