
Lo studio degli animali inizia di solito nell’età scolare dei bambini e ragazzi, soprattutto se in casa hanno un amico a quattro zampe di cui si prendono cura e giocano insieme.
Queste creature sono per loro una grande fonte di curiosità e spesso quando si fanno le ricerche su di essi sono molto entusiasti.
Grazie a ciò riescono a scoprire molto su di loro e anche le loro caratteristiche. Spesso si danno specie diverse da cercare e che si possono vedere nelle campagne come la pernice grigia.
Vediamo più nel dettaglio da dove viene questo uccello e soprattutto di cosa si nutre?
Dove viene questo uccello?
La pernice grigia è una specie di uccello che non può volare nonostante abbia le ali, appartiene alla famiglia dei galliformi, infatti nemmeno loro volano ma riescono a fare dei salti con cui riescono a coprire varie lunghezze.
Le sue origini sono iberiche, anche se sono stati trovati esemplari simili in Asia, Europa occidentale, Nord America, Canada e ora anche in Italia.
Italia è possibile trovarle ma non in città, per poterne vedere una in libertà è indispensabile andare in aperta campagna oppure nei boschi naturali.
Di solito condivide l’habitat con l’altra specie a lei vicina, la pernice rossa, e a volte vengono anche scambiate.
La pernice grigia può raggiungere i 35 cm di grandezza e pesa intorno ai 400/410 grammi.
Il piumaggio è diverso dall’esemplare rosso, la pernice grigia ha le piume grigie tranne per la testa e le ali, in queste zone le piume sono di due colori diversi, a volte bianche con striature marroni, e altre invece vanno dal bruno all’ocra, il ventre è spesso bianco con una macchia sia sul petto, che ricorda un ferro di cavallo, che sotto al becco.
La forma della testa è rotonda e liscia. L’occhio è spesso scuro e la palpebra inferiore è rossa.
Un altro nome con cui è conosciuto questo animale è “Sterna”.
Dato che non possono volare per poter raggiungere gli alberi e fare il nido come la maggior parte degli uccelli, le pernici fanno il nido a terra e spesso le femmine depongono fino a 20 uova in diversi giorni.
Le femmine le covano per un periodo di tempo di 25 giorni.
Questi volatili sono ricercati sia per il piumaggio che per la loro prelibata carne.
Di cosa si nutre questo animale?
Come ogni uccello e volatile si nutre di piccoli insetti, di semi che si trovano nel terreno coltivato o che vengono da alcune specie di alberi, oppure prediligono molto alcune tipologie di erba fresca come il trifoglio, l’erba medica, le graminacee, la colza e il ravizzone.
I cuccioli inizialmente vengono solo nutriti da insetti da entrambi i genitori e poi sempre loro gli insegnano a catturare e a riconoscere il cibo che possono mangiare.