Economia

Mercati valutari: facciamo il punto sulle migliori strategie per fare trading forex

La forte inflazione che da diversi mesi sta interessando l’Eurozona e gli Stati Uniti spinge sempre più spesso gli investitori ad operare sul mercato valutario. Si tratta infatti di un comparto d’investimento che sta attraversando una fase molto dinamica e che secondo molti analisti presenta delle opportunità interessanti. Per questo motivo sono tantissimi gli investitori che provano ad elaborare una buona strategia per operare sui mercati valutari, grazie a dei validi strumenti di analisi che vengono utilizzati per individuare dei buoni punti di ingresso e di uscita.

La strategia è alla base di ogni investimento di successo, di conseguenza per chi desidera operare sui mercati valutari è fondamentale capire quali sono attualmente quelle più gettonate e produttive. La scelta della strategia d’investimento dipende sempre da alcuni fattori fondamentali che devono essere valutati dall’investitore, come ad esempio: orizzonte temporale, grado di rischio e budget investito. Sulla base di questi dati, una strategia consente di sapere quando entrare o uscire da una posizione.

Migliori strategie forex per il breve termine

Tra le strategie per il forex orientate per produrre dei risultati in tempi ristretti c’è lo scalping che consiste nel tentativo di utilizzare i trend in atto per sfruttare anche le minime variazioni di prezzo. Questa strategia prevede un orizzonte temporale brevissimo, che in alcuni casi può essere anche di pochi secondi, in quanto il suo scopo è quello di produrre dei guadagni anche minimi su diverse posizioni. Con lo scalping infatti vengono aperte molte posizioni, poi richiuse nel giro di pochissimo tempo, nella speranza che la sommatoria delle operazioni dia un risultato positivo.

Con questa strategia gli ingressi e le uscite vengono regolati con degli indicatori (principalmente MACD e RSI) che consentono di valutare i trend in atto. Per chi usa questi strumenti può essere fondamentale anche l’utilizzo di un “take profit” o di uno “Stop Loss“, ovvero delle funzionalità che fanno scattare le vendite in modo automatico al raggiungimento di valori prestabiliti, sia in positivo che in negativo. Chi utilizza questa strategia di solito ricorre anche alla leva finanziaria, che può arrivare anche al massimo consentito di 1:30.

Una leva così elevata presenta sicuramente dei rischi da non sottovalutare che però vengono ridotti dalla ripetizione di molte operazioni svolte in uno stesso lasso di tempo. Per investire nel breve termine è sicuramente interessante anche il Day Trading, strategia che deve il proprio nome all’orizzonte temporale giornaliero a cui fa riferimento. In genere per queste operazioni vengono usate le medie mobili, valutabili con l’analisi tecnica e con l’esperienza del trader (che deve essere solitamente disposto a seguire gli asset per varie ore durante una giornata).

Migliori strategie forex nel lungo termine

Per chi investe con un orizzonte temporale più lungo è sicuramente interessante la strategia detta “Position Trading“. Questa nello specifico presenta le seguenti particolarità:

  • Si basa sull’analisi fondamentale.
  • Tiene conto dell’andamento macro-economico.
  • Segue i calendari economici.
  • Richiede molta attesa.

In questo caso sono molto importanti i valori fondamentali e macroeconomici (come ad esempio i dati sul PIL e sull’occupazione) che possono influenzare il mercato valutario nel lungo periodo. Per questa strategia assumono grande importanza i calendari economici, in quanto includono delle scadenze che possono risultare di grande aiuto. Il “Position Trading” viene spesso scelto da chi in passato ha operato sui mercati azionari, dove è frequente e diffusa l’idea di investire senza curarsi troppo dei movimenti fatti registrare nel breve periodo.

Chi opera con questa strategia è disposto ad attendere anche un range temporale molto vasto, nella speranza che le valute raggiungano i valori prefissati. Può essere improntato al lungo termine anche il “Price Action Trading” che invece rappresenta una strategia che prevede l’integrazione delle notizie macroeconomiche con lo storico dei prezzi. Per questa strategia sono utili gli indicatori ma al tempo stesso questa alternativa è meno definita rispetto ad altre strategie.

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