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Lucciole e maggiolini: cosa si sa di questi insetti? Dove vivono?

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Animale affascinante e curioso, la lucciola ha un addome che è in grado di illuminarsi. È un coleottero che appartiene alla famiglia Lampyridae e preferisce come ambiente le zone temperate, con alta umidità: per questo, è molto comune trovarle nelle foreste o nelle zone paludose.

Il maggiolino, invece, è un coleottero tipico dei mesi primaverili, che fa parte della famiglia degli scarabeidi. Si nutre di diverse sostanze e, per questo, viene chiamato “polifago“.

Le caratteristiche della lucciola

Innanzitutto, è bene sapere che la lucciola presenta enormi differenze a seconda del suo sesso. Il maschio ha una lunghezza superiore a 1 cm, mentre le femmine (più rare) hanno un corpo tozzo e tondeggiante. I maschi inoltre volano e si possono trovare anche a un metro da terra, mentre solitamente gli esemplari femminili preferiscono sostare tra l’erba alta. Entrambi, però, hanno l’addome che è in grado di illuminarsi: il fenomeno è quello della bioluminescenza.

Nascono come larve, forma in cui passano la gran parte della loro vita: ben due anni. Da larve, le lucciole hanno un veleno molto pericoloso in grado di difenderle dai pericoli esterni: anche in questa fase, producono luce a livello addominale. In questa fase, si nutrono soprattutto di lumache e d’inverno, quando le lumache non ci sono, le larve di lucciola vanno in uno stato di ibernazione. Dopo due o tre anni, la larva diventa un bozzolo che, in due settimane, darà alla luce la lucciola adulta. Questa non è in grado di cibarsi e, per questo motivo, cerca subito un maschio con cui riprodursi.

La luminescenza delle lucciole

La bioluminescenza ha finalità sessuali e riproduttive: la femmina mette in vista il tratto finale del corpo, dove ci sono gli organi riproduttivi. Il maschio cerca quindi il segnale luminoso e inizia l’accoppiamento. La luce, però, espone le lucciole anche ai predatori: in realtà, insieme al fascio luminoso emettono anche una tossina, la lucibufagina, che tiene distante gli altri insetti.

Le caratteristiche del maggiolino

Il maggiolino può essere lungo sino a 30 mm per 15 mm di larghezza: ha un corpo tozzo e largo, che però gli permette anche di volare. Da larva, ha una lunghezza di circa 40 mm.

Il maggiolino è tristemente noto per i suoi danni alle piante e alle coltivazioni. I suoi ambienti prediletti sono infatti i campi, i frutteti e i giardini: qui, è in grado di rosicchiare foglie, frutti e radici, bloccando la crescita delle piante. Il ciclo di vita del maggiolino è abbastanza lungo e va dai 3 ai 6 anni, considerando anche la fase larvale: nel caso di infestazioni al proprio orto è quindi necessario procedere a una disinfestazione.

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