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Insetto simbolo di avarizia: ecco le caratteristiche e gli altri significati della formica!

formica

Ogni estate i giardini di tutta Italia si riempiono di questi instancabili insetti: le formiche. Si tratta di animali molto particolari, diversi da tutti gli altri. Le formiche, infatti, hanno un fortissimo senso di socialità e vivono in colonie ben organizzate secondo una rigida gerarchia.

Il mondo delle formiche si divide in due grandi gruppi. Le formiche operaie sono sterili, quelle regine e i maschi, invece, formano la classe riproduttiva. Nella storia, questo straordinario insetto ha anche creato attorno a sé una vivida simbologia: ecco tutti i dettagli.

Le caratteristiche della formica

Le formiche sono insetti che appartengono all’ordine degli imenotteri, i quali si caratterizzano per la presenza di due paia di ali membranose. Nel caso della formica, solo le forme sessuate sono alate. Il loro corpo si divide in tre parti: la testa, la zona centrale toracica a cui sono fissate le zampe e l’addome.

La forma sociale in cui vivono e sono organizzate è quella dei formicai; questi possono essere creati sottoterra (“ipogei“) o sopra il suolo (“epigei“). I formicai sono estremamente organizzati: presentano varie uscite e numerosi cunicoli, che portano a camere di diversa dimensione. Queste vengono usate per scopi diversi e precisi: alcune per la deposizione delle uova da parte della regina, altre per l’alimentazione delle larve e altre ancora per l’approvvigionamento del cibo.

Nel mondo si contano circa 11.000 specie diverse di formiche, con una altrettanto ampia diversità di comportamenti. Si pensi che le prime formiche sono apparse 150 milioni di anni fa, ma la loro proliferazione e diversificazione è iniziata solo 100 milioni di anni fa. Oggi si sa che le formiche sono insetti saprofagi, cioè si nutrono di sostanze in decomposizione; in realtà, sono anche erbivore e particolarmente attratte dalle sostanze zuccherine.

È proprio per questa passione per il dolce che le attira, spesso e volentieri, nelle case a consumare gli avanzi di cibo. Le formiche, infatti, sono spesso animali invasivi, che possono creare problemi di tipo igienico. Si pensi che nel 2002, in Italia, un’insolita infestazione domestica di un tipo di formica ha provocato l’orticaria sul corpo di tre donne. Si trattava di formiche con attività notturna, che quindi hanno attaccato i corpi durante le ore del sonno.

Per allontanarle dalle zone domestiche si usano spesso e volentieri dei repellenti. I più utili sono il succo di limone, il pepe, l’olio, il talco e il rame. Per ucciderle, inoltre, qualcuno ricorre addirittura all’aspartame.

La formica: cosa rappresenta?

Sicuramente, tutti conoscono l’estrema dedizione al lavoro della formica. Chiunque si sia mai fermato ad osservare un formicaio, infatti, sarà rimasto affascinato dal brulicare continuo e dall’avanti e indietro costante, segno di un lavoro che non si ferma mai. Per questo, le formiche sono simbolo per eccellenza della laboriosità: hanno una resistenza fisica immane e, soprattutto, sanno anteporre i bisogni della collettività a quelli del singolo.

Si pensi che, per i greci e i romani, le formiche erano animali sacri, ammirate e rispettate da tutti per la loro organizzazione del lavoro al fine del benessere comune. Si dice, infatti, che chi si sente attirato dalle formiche o se ne senta rispecchiato è perché si riconosce in loro nella spiccata propensione alla socialità e all’accettazione dell’altro.

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