
I numeri che riguardano gli appassionati di videogiochi in Italia sono in rapida crescita. Se un tempo il fenomeno era perlopiù appannaggio solo di una nicchia di appassionati, negli ultimi anni la crescita è stata esplosiva, interessando fasce sempre più ampie della popolazione. Il pubblico si è fatto sempre più eterogeneo, diversificandosi sia per età che per genere.
Analizzando un report targato IIDEA è possibile stilare un identikit del gamer italiano. In tutto sono circa 13 milioni gli italiani che si considerano gamer, con una distribuzione piuttosto equa tra uomini (54%) e donne (46%). Un dato interessante è che il gaming non è più un’attività esclusivamente giovanile: la fascia d’età tra i 25 e i 44 anni rappresenta una parte considerevole dei giocatori. Anche gli over 50 si stanno avvicinando ai videogiochi, dimostrando come il gaming possa essere un’attività intergenerazionale. Complessivamente, ad essere interessati al mondo del gaming è il 31% della popolazione italiana compresa tra i 6 ed i 64 anni di età.
Questo cambiamento demografico è il risultato di una serie di fattori, tra cui la maggiore accessibilità ai giochi tramite dispositivi mobili ma soprattutto la loro evoluzione. Il mercato dei videogiochi oggi è in grado di offrire esperienze adatte a diversi gusti e necessità. Non si tratta più solo di giochi competitivi, ma anche di esperienze narrative, avventure, giochi rilassanti e persino strumenti di apprendimento.
Uno degli elementi chiave di questo boom si ritrova senza dubbio nella diffusione del mobile gaming. Circa il 70% dei gamer italiani gioca da smartphone o tablet, rendendo i giochi mobile una delle piattaforme più popolari nel Paese. Titoli come Clash of Clans, Candy Crush e Pokémon Go sono tra i preferiti e ormai divenuti noti al grande pubblico anche senza averci mai effettivamente giocato.
Il 2023 si è confermato ad essere un anno d’oro per il mobile gaming, che si riconferma essere la prima piattaforma utilizzata in Italia. Seguono le più tradizionali console e infine il computer. Per quanto riguarda invece il tempo medio di utilizzo dei videogiochi, quasi i 2/3 di coloro che giocano abitualmente stimano almeno un’ora a settimana, in linea con quanto raccolto dai principali mercati in giro per l’Europa. Spulciando però la classifica dei titoli più venduti nel corso del 2023, si registra come le passioni tanto care all’Italia siano difficili da sradicare. Al primo posto si ritrova infatti EA Sports FC 2024, il vecchio FIFA per i meno informati di questo settore. Il gioco è il punto di riferimento ormai indiscusso per quanto riguarda i videogiochi sul calcio ed ogni anno si conferma alle prime posizioni in quanto a vendite. In questa speciale classifica si ritrova al secondo posto Hogwarts Legacy, l’attesissimo open world ambientato nell’universo creato da JK Rowling. Chiude il podio un’altra garanzia in fatto di videogiochi, Call of Duty (Modern Warfare III in questo caso).
A fronte di dati del genere, per tutti gli appassionati del settore è lecito pensare ad una carriera in questo ambito. Le soluzioni possibili sono molteplici perché molto dipende dal proprio ramo di interesse. La scelta di un percorso per diventare programmatore di videogiochi può prevedere un impiego nell’ambito della produzione vera e propria, lavorando a stretto contatto con i gamer e i graphic designer ad esempio. Ci sono però anche tutti gli ambiti strettamente legati alla commercializzazione e alla promozione del videogioco, che poco hanno a che fare con la sua produzione. Infine, al giorno d’oggi è certamente possibile lavorare nel mondo dei videogiochi diventando gamer professionista.