Salute e benessere

Zoloft in gravidanza: è meglio evitarlo? Quali sono i possibili effetti collaterali?

gravidanza

La depressione non è una condizione che si può sospendere o mettere in pausa, purtroppo. Chi convive con questa patologia, deve farci i conti in qualsiasi condizione si trovi. Se è una donna, anche durante la gravidanza.

E’ quindi normale chiedersi se i farmaci che si prendono abitualmente possono essere assunti anche quando si è incinta, o se rischiano di portare qualche danno al bambino.

Chi è in cura con lo Zoloft si chiederà se è possibile utilizzarlo in gravidanza, o  è meglio evitarlo? Quali sono i possibili effetti collaterali?

Qual è il principio attivo

Il principio attivo del medicinale commercializzato con il nome di Zoloft è la sertralina. Questa appartiene a quel gruppo di farmaci chiamati “Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina”, e sono utilizzati per la cura della depressione o dei disturbi d’ansia.

In particolare, è indicato per i soggetti che:

  • soffrono di depressione conclamata
  • sono a rischio di ricaduta della depressione
  • hanno un disturbo legato all’ansia sociale
  • hanno sviluppato una sindrome da disturbo post-traumatico da stress
  • sono vittime di attacchi di panico
  • hanno maturato un disturbo ossessivo – compulsivo (anche nei bambini e negli adolescenti fra i 6 e i 17 anni)

In gravidanza

Durante la gravidanza, tutto quello che la madre assume per via orale viene passato anche al feto, con conseguenze diverse in base all’origine di ciò che la donna ha preso.

Questo meccanismo comprende, ovviamente, anche i medicinali. E’ quindi il caso di assumere Zoloft in gravidanza? Purtroppo, bisogna sottolineare che non è stata stabilita completamente la sicurezza dell’uso di sertralina durane la gravidanza. Sarà quindi il medico curante a stabilire se continuare la cura, interromperla o passare ad altro farmaco. Solo il professionista po’ fare un calcolo tra il beneficio che Zoloft apporta alla madre incinta, e le eventuali ripercussioni che potrebbero esserci sul nascituro.

I possibili effetti collaterali nelle donne incinta

In particolare nel corso dell’ultimo trimestre della gravidanza, i medicinali a base di sertralina aumentano il rischio di una condizione chiamata ipertensione polmonare persistente, piuttosto grave nel neonato. E’ una patologia che comporta una respirazione veloce; il sintomo più eclatante è il colorito bluastro che assume il bambino. Solitamente si riscontra nelle prima 24 ore dopo la nascita.

Altri sintomi nel bambino possono essere vomito, labbra blu, rigidità degli arti, irritabilità persistente.

Reazioni da interruzione del farmaco

Nel caso si decida di interrompere la assunzione di Zoloft, è fondamentale farlo sotto la guida del medico curante. E’ infatti possibile che si abbiano delle reazioni avverse, che possono andare dalla irritabilità agli sbalzi di umore, fino alle nausee o ai giramenti di testa.

La maggior parte delle persone presenta sintomi di entità moderata, ma può anche accadere che le reazioni siano piuttosto forti Considerando che già la gravidanza di per sé è un periodo delicato, meglio non correre rischi apportando modifiche al dosaggio in autonomia, ma rivolgersi tempestivamente al professionista da cui siete in cura.

 

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