
Dopo le feste, la casa è stracolma di dolci natalizi come pandoro e panettone, a tal punto che non si sa più cosa farne e si va alla ricerca di amici e parenti che aiutino a finire ciò che è rimasto nella credenza. Ma anche loro sono strapieni e alla fine si arriva a mangiare pandoro e panettone per colazione fino ad aprile, quando vengono sostituiti dalla colomba.
È però possibile trovare su internet delle idee originali e gustose per riassemblare il dolce e renderlo completamente diverso. Chiunque ama il pandoro e il tiramisù. Ma cosa succede se si mischiano questi due insieme? Il risultato è un dolce dall’aspetto tradizionale ma in realtà molto più goloso e invitante. Se poi si aggiunge il fatto che può essere gustato seduti sul divano all’interno di una tazza, soltanto con un cucchiaio, magari anche davanti ad un camino, il tutto diventa ancora più invitante.
Ingredienti per 8 persone
- 8 tazze (in genere da 250ml)
- 500g di mascarpone
- 4 uova
- 100g di zucchero
- 400ml di caffè zuccherato della moka
- 400g di pandoro
- 1 bustina di estratto di vaniglia
- cacao amaro in polvere q.b.
Procedimento
Come prima cosa è necessario preparare la crema. Separare gli albumi delle uova dai tuorli in modo molto accurato (anche piccole tracce di tuorli negli albumi possono impedire di montarli) e mescolare questi ultimi all’interno di una terrina con metà dello zucchero mediante una frusta elettrica a bassa velocità. In seguito, quando il composto avrà raggiunto una consistenza schiumosa, incorporare il mascarpone poco alla volta con una spatola, e mischiare con delicatezza dall’alto verso il basso, fino a quando non si sarà ottenuta una massa uniforme e priva di grumi. Intanto, in un’altra terrina, montare a neve gli albumi con una frusta elettrica ad alta velocità. Per capire se si è ottenuta la giusta consistenza, provare a muovere la terrina; se la massa rimane pressochè ferma, gli albumi sono stati montati a sufficienza. Poi unire a questi ultimi la vanillina e la parte di zucchero restante mediante un cucchiaio. Sempre con un cucchiaio o una spatola, unire gli albumi con il resto della crema e mischiare delicatamente sempre nello stesso verso, in modo che gli albumi non si smontino. Lasciare a riposare la crema in frigorifero per circa 2 ore prima dell’uso. A questo punto, si passa al pandoro, che va tagliato in orizzontale, creando delle fette spesse circa un centimetro. In seguito, bisogna prendere la tazza che si vuole usare per contenere il dolce e utilizzarla come stampo per ricavare delle forme pressochè circolari nelle fette di pandoro (in alternativa si può usare anche un coppa pasta o una formina circolare di diametro simile). Una volta ottenute, gli scarti vanno tenuti e fatti a pezzetti, per poter essere poi riutilizzati sbriciolati come guarnizione finale.
Ora è giunto il momento dell’assemblaggio. Prima di tutto bisogna cospargere il fondo delle tazze con la crema, levigando con cura la superficie, in modo che abbia lo stesso spessore in ogni punto. Posizionare la prima fetta di pandoro intinta nel caffè zuccherato a piacere (è però consigliato di usare almeno 3 cucchiaini di zucchero, per evitare che il dolce risulti nel complesso troppo amaro) sul primo strato di crema. In alternativa all’espresso, per coloro che faticano a prendere sonno, si ottiene un risultato pressochè identico con il caffè decaffeinato. Ricoprire poi questa stessa fetta con altra crema (sempre ben levigata) e posizionare sopra un’altra fetta intinta nel caffè. Porre poi l’ultimo strato di crema e appiattire la superficie con una spatola. A questo punto, prendere i pezzi di pandoro sbriciolati e ricoprire la superficie. Infine cospargere con il cacao in polvere tutto il dolce mediante un setaccio. Servire insieme ad un cucchiaio. Il dolce si conserva in frigorifero per 2 o 3 giorni (può anche essere congelato e conservato per 2 settimane, ma si rischia di perdere parte del sapore). Consigli: per gli amanti del cioccolato, è consigliato di coprire l’interno della tazza prima dell’assemblaggio del dolce con la nutella oppure con il cioccolato fuso.