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Problematiche relazionali: cosa fare per gestire al meglio la classe? Quando allarmarsi?

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Per costruire e mantenere un clima positivo all’interno di una classe ci sono delle metodologie e strategie che un insegnante dovrebbe adottare al fine di porre rimedio alle eventuali problematiche relazionali. Scopriamo insieme come potere gestire al meglio una classe secondo gli esperti e quando è necessario allarmarsi.

Come mantenere un clima positivo in classe?

Secondo Freiberg, il clima in classe è costituto dalla mescolanza di 5 elementi su i quali sia gli insegnanti che i dirigenti scolastici dovrebbero soffermarsi: la prevenzione, la cura degli studenti, la cooperazione, l’organizzazione e il concetto di comunità.

In classe è quindi, necessario lavorare all’interno di un clima positivo, cercando di creare un lavoro di prevenzione riguardo tutti quegli atteggiamenti di impulsività e mancato autocontrollo da parte degli studenti, che possono portare un docente ad allarmarsi.

Uno scarso senso di appartenenza a una comunità scolastica può provocare nello studente disagio, fenomeni di bullismo, demotivazione e allontanamento, tutti disagi che portano gli studenti a non collaborare tra di loro. Prendendosi cura dei bisogni degli studenti e personalizzando insegnamento e apprendimento, il docente fa in modo che lo studente venga considerato parte integrante della classe, sentendosi così accettato dai compagni.

Il lavoro sul clima della classe fa leva anche su un atteggiamento didattico che può aiutare a facilitare la collaborazione tra gli studenti e non la competizione o il lavoro individuale. Le condizioni che possono aiutare a favorire un ambiente didattico positivo devono comprendere un ambiente che inviti all’attività cooperativa, la presenza di un insegnante che possa incentivare la partecipazione degli studenti alle attività didattiche.

E’ necessario che in classe si crei un clima che non sia il frutto di un lavoro occasionale, altrimenti il rischio potrebbe essere quello di vanificare gli sforzi fatti. Per questo motivo, gli esperti consigliano di pianificare gli interventi da adottare in classe attraverso la “cooperative learning” e le “metodologie didattiche”.

Gestione della classe

Il concetto della gestione di una classe include ciò che un docente può fare per promuovere l’interesse e la partecipazione degli studenti nei confronti delle diverse attività, al fine di creare un ambiente di lavoro produttivo. Ricerche e studi condotti a tal proposito, sembrano avere evidenziato come la gestione della classe sia diventata in questi anni una competenza necessaria nella quotidiana attività didattica.

Sempre più frequentemente si assiste a una visione più ampia della didattica, con nuovi approcci verso l’insegnamento che sono diventati indispensabili per la realizzazione di ambienti motivati e coinvolgenti, in grado di fare fronte a varie difficoltà di apprendimento e a problemi di gestione del controllo di comportamenti con sanzioni, rimproveri e punizioni laddove necessarie.

La gestione della classe non sempre è semplice e proprio per questo motivo dovrebbe basarsi su delle solide conoscenze, che derivano da basi teoriche e ricerche di bisogni personali, psicologici degli allievi, competenze relazionali e professionali, per potere trovare metodi che possano facilitare l’apprendimento andando incontro anche ai bisogni di ogni singolo studenti o dell’intera classe.

La scuola è il luogo in cui avviene l’apprendimento, in cui si uniscono le conoscenze, le abilità e le competenze anche tramite la promozione della cultura del benessere che viene condivisa da docenti, studenti, dirigenti, famiglie sulla base di bisogni che possono cambiare con il passare del tempo.

Oggi, a differenza del passato purtroppo i contesti educativi sono più problematici e sapere gestire una classe significa sapere conoscere i propri studenti e le loro problematica sia personali che familiari, sapere proporre attività significative che possano attrarre l’attenzione dello studente, sapere spiegare l’offerta formativa e guidare il proprio allievo verso il successo scolastico.

Problemi relazionali: metodi e strategie da adottare

L’educazione degli studenti passa attraverso la classe e i processi di comunicazione che si instaurano tra docenti e studenti, all’interno del gruppo. Favorire relazioni positive a livello personale e di gruppo è un obiettivo che il docente dovrebbe perseguire insieme alla promozione degli obiettivi cognitivi.

Per diventare educativo l’ambiente di convivenza come quello scolastico, è necessario che si instaurino delle interazioni cooperative che siano fondate su fiducia, correttezza e affidabilità. Questo comporta da una parte la capacità del docente di gestire il gruppo e la classe, e dall’altra il riconoscimento delle emozioni anche tristi, promuovendo azioni costruttive attraverso le strategie del “problem solving” che coinvolgano gli adolescenti nelle decisioni e scelte.

Attraverso un approccio metodologico di tipo descrittivo che metta in luce aspetti emotivi e relazionali, si può creare un migliore campo di esperienza, delineare una proposta di intervento educativo più idonea, scegliendo i mezzi più appropriati e mirando alla scelta di riferimenti a carattere psicopedagogico. Affinché si possa cercare di trovare una soluzione ai possibili problemi relazionali all’interno di una classe, è possibile adottare metodi e strategie che:

  • possano aiutare a migliorare la capacità di ascolto e comprensione degli studenti;
  • possano aiutare a migliorare le competente nella comprensione e gestione dei conflitti interpersonali e della classe;
  • possano aiutare a migliorare la consapevolezza delle proprie capacità emotive;
  • possano aiutare a migliorare la capacità nello stabilire relazioni educative che siano efficaci.

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