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Perché le magliette della Juventus sono bianconere?

Sono tantissime le curiosità e gli aneddoti legati al mondo del calcio. In particolar modo quello che interessano i tantissimi fan dei club calcistici è: come sono nati i colori delle magliette? Sembrerà una domanda con una risposta scontata, ma in realtà non lo è. Le motivazioni che spingono una squadra societaria ad adottare un determinato pattern di colori sono tutte diverse tra di loro, come chi decide di utilizzare quelli della città di riferimento.

In ogni caso, c’è una maglia che viene costantemente ricercata sui principali motori di ricerca, al pari di quali sono i casino online che utilizzano le tecnologie di Novomatic, ed è quella della Juventus. I colori societari li conosciamo tutti, sono famosissimi in tutto il mondo e proprio questa particolarità bianconera ha permesso di espandere il brand in ogni angolo della Terra. Ma come sono nati? Anche perché non sono certamente i simboli di Torino, che adotta il giallo e blu.

La nascita del bianconero della Juventus

La storia della Juventus è antichissima, la sua fondazione risale al 1897. Da quel momento in poi è iniziata la gloriosa cavalcata che tutti noi conosciamo. Ma già dai primi anni di vita le casacche erano bianco e nere? In realtà non propriamente, in quanto inizialmente i calciatori indossava divise rose e nere.

Andando di più nel dettaglio stilistico, erano totalmente rose con una sorta di cravatta nera e andavano a rappresentare i colori del liceo Massimo D’Azeglio di Torino, dove venne creata la squadra. Ma qualche anno più tardi la storia cambierà, per sempre. Correva l’anno 1903 e John Savage (primo giocatore estero della Juve e membro della società) consigliò la dirigenza di acquistare uno stock di magliette dall’Inghilterra, precisamente sullo stile del Nottingham Forest, però con colore rosa. Quello che successe ebbe del clamoroso: in fabbrica sbagliarono a controllare la maglietta da riprodurre, così invece della famosa divisa rosa, arrivò uno stock di maglie bianconere, del Notts County. Da quel momento in poi iniziò la storia che tutti oggi conosciamo e continuiamo ad assistere, anche se nel corso delle stagioni come seconda maglia più volte ha utilizzato la maglia rosa.

La dirigenza, quindi, decise di adottare come colori il bianco e il nero, simbolo di purezza e autorità, così da rendere l’avversario spaventato alla vista di quella squadra. Mai scelta fu più azzeccata, visto che da quel giorno la Vecchia Signora iniziò a vincere i tantissimi trofei.

La prima divisa era solamente a strisce bianconero, poi con il tempo sono stati aggiunti i numeri dietro le maglie e lo stemma della società. Quest’ultimo era molto particolare perché racchiudeva al suo interno tre stemmi: il nome del club, i colori bianco e nero, il simbolo di Torino, cioè il Toro rampante.

È probabilmente una delle curiosità calcistiche più interessanti della storia e che spiegano com’è nato il mito della Juventus e i colori che hanno fatto innamorare milioni di fan in tutto il mondo. Adesso dite a un bambino di disegnare una maglia bianconera è state pur certi che disegnerà sicuramente quella della Vecchia Signora.

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