Il vocabolario Zingarelli prende il nome da Nicola Zingarelli, un filologo che, nel 1912, aveva richiesto ai suoi editori Bietti e Reggiani dodici mesi per portare a termine il suo Vocabolario della lingua italiana. In realtà, Nicola Zingarelli non ci mise solo dodici mesi: a oltre un secolo dalle pubblicazioni, iniziate nel 1917, il Vocabolario è ancora un cantiere aperto: non significa incompleto, ma in costante opera di aggiornamento.
Cento anni dopo la sua nascita, lo Zingarelli oggi contiene 145.000 voci e, dal 1994, viene aggiornato annualmente sia nelle parole contenute sia negli esempi forniti. Ciò su cui si desidera porre attenzione, soprattutto, sono le sfumature di significato.
Chi era Nicola Zingarelli?
Filologo e linguista italiano, Nicola Zingarelli è nato nel 1860 a Cerignola ed è morto a Milano nel 1935. Figlio di un sarto, studia al Liceo Classico e successivamente si laurea in Lettere, dopo di che va in Germania a perfezionare i suoi studi. Nel 1906 diventa professore di Storia comparata delle letterature neolatine all’Università di Palermo e nel 1916 diventa docente di Lingue e letterature romanze all’Università di Milano.
Per l’Enciclopedia Italiana dell’Istituto Treccani, Nicola Zingarelli ricopre il ruolo di Direttore della sezione letterature romanze e diventa anche membro dell’Accademia della Crusca e dell’Arcadia.
Il Vocabolario Zingarelli
L’opera che lo consacra tra i filologi più conosciuti è sicuramente il suo Vocabolario, opera a cui lavora dal 1912. La prima pubblicazione avviene nel 1917, mentre la seconda edizione è del 1922. Nicola Zingarelli lavora personalmente alle prime cinque edizioni: la prima del 1917, la seconda del 1922, la terza del 1925, la quarta del 1928 e la quinta del 1935.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1935, il vocabolario è stato rilevato dalla Zanichelli e dal 1946 la sua revisione è stata affidata a Giovanni Balducci. La decima edizione del 1970 viene completamente rielaborata da Miro Dogliotti, Luigi Rosiello e Paolo Valesio e il Vocabolario raggiunge la perfezione nella sua undicesima edizione, del 1983.
A partire dalla dodicesima edizione, del 1993, il Vocabolario viene pubblicato annualmente e viene quindi sempre aggiornato secondo le esigenze e i cambiamenti della società odierna, veloci e insindacabili. Nella prefazione della quinta edizione, l’ultima curata personalmente da Nicola Zingarelli, l’autore stesso ha sottolineato come mai come in quel momento gli è apparsa evidente la mutabilità delle lingue: “ Non meno rivoluzionari sono stati i progressi dell’aviazione, della radiotelegrafia e dell’automobilismo. Il Vocabolario a distanza di pochi anni mi pareva invecchiato: e bisognava dunque rifarlo in parte, oltre che ricorreggerlo” ha scritto. Oggi, quindi, i suoi eredi e chi cura le nuove edizioni del Vocabolario vogliono mantenere solida questa sua idea e lavorano annualmente all’opera, rileggendola più volte e cercando di mantenerla sempre attuale.