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Micini: a quale età adottarli? Cosa c’è da sapere quando si prendono in casa?

mici

Un gatto in casa è, per molti, una presenza irrinunciabile e insostituibile. La sua eleganza e la sua silenziosa compagnia lo rendono, a tutti gli effetti, un componente della famiglia. Seppure non sia presente come il cane, anche il gatto sa far capire quando prova affetto e, soprattutto, sa trasmetterne molto.

Sebbene molte persone, quando decidono di prendere un gatto, si rivolgono a gattili e rifugi per randagi e abbandonati, altri preferiscono cuccioli da crescere, in modo da stabilire un legame unico. Ecco tutto quello che c’è da sapere quando si adotta un cucciolo di gatto.

Quando portare a casa un gattino

Quando si sceglie di accogliere nella propria casa un cucciolo di gatto, solitamente si prendono i contatti con il proprietario della mamma ancora prima che nascano o, comunque, nei primi giorni dopo la nascita. Il gattino può essere portato a casa a partire dalle otto settimane di vita in poi, sebbene molti preferiscono aspettare sino alla dodicesima. È importante, infatti, che il gatto sia svezzato, sverminato e abbia appreso le abilità sociali primarie.

Prima che il gattino arrivi in casa, però, è utile preparare la casa al tanto atteso giorno. Si deve infatti comprare la lettiera e la sua sabbietta, così come un trasportino per il viaggio. È poi utile prendere già i contatti con un veterinario, in modo da farsi dare le indicazioni generali per i primi giorni. Il momento migliore per portare a casa un gatto, che deve avere tra le 8 e le 16 settimane, è quando si hanno almeno due o tre giorni da trascorrere con lui. È poi consigliato portarlo nella propria casa di giorno, così che abbia del tempo per ambientarsi prima della sera e della notte.

Cosa si deve conoscere del gattino, prima di adottarlo

Prima di portare a casa il proprio cucciolo di gatto, è necessario capire quale sia la sua routine alimentare e se abbia già imparato ad usare la lettiera. Inoltre, è importante capire se sia già stato visitato da un veterinario e se abbia ricevuto le vaccinazioni necessarie. Altrettanto utile è capire se abbia il microchip o se sia ancora da mettere.

Quando lo si va a prendere presso la casa in cui si trova, è obbligatorio portare con sé un trasportino: lasciare un animale libero di girare in macchina è, oltre che pericoloso, vietato dal Codice della Strada. L’interno del trasportino si può foderare con una coperta, in modo che risulti più comodo e accogliente. È utile portare con sé delle traversine e dei fazzoletti, nel caso ci siano incidenti di percorso durante il viaggio.

Durante la guida, che deve essere lenta e dolce per non spaventare il gatto, si può parlare in modo rassicurante con lui in modo da iniziare a fargli percepire la propria voce. Per la sua sicurezza, è utile bloccare il trasportino con la cintura di sicurezza.

Gattino in casa: cosa fare

Il gatto è un animale molto sensibile ai nuovi ambienti, per cui è fondamentale che quando arriva in una nuova casa questa sia calma e silenziosa. Se le prime notti piange, è normale che avvenga: per consolarli, gli si può preparare un luogo accogliente in cui dormire, vicino all’acqua, al cibo e alla lettiera. È importante che il gatto dorma in un ambiente silenzioso: da cucciolo può dormire sino a 20 ore al giorno.

Per i pasti, offrigli un luogo tranquillo e segui le indicazioni del veterinario: all’inizio è bene offrire la stessa dieta che gli proponeva il precedente proprietario, poi sarà il medico a suggerire cambiamenti e sviluppi.

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