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Gioco degli incastri: che ruolo gioca il puzzle nello sviluppo del bambino? Come scegliere il più adatto?

Puzzle

Quando si ha un bambino piccolo che gira per casa, si ha la tendenza a regalargli tanti giochi con cui poter sviluppare la sua creatività. I tappeti infatti sono sempre colmi di peluche, sonaglini, bambole o macchinine. Ma se osserviamo bene, il bambino tenderà a focalizzare la sua attenzione su oggetti semplici come ad esempio un pezzo di nastro o un cucchiaio di legno che ci è caduto per terra.

Ma ci si è mai chiesti il perché ciò avviene? La risposta è molto facile: i bambini piccoli sono attratti dalle cose più semplici che però li coinvolgono maggiormente. Solo con l’esperienza attiva il bambino svilupperà diverse abilità fisiche e cognitive.

IL GIOCO DEGLI INCASTRI

Il gioco degli incastri è un gioco molto importante per la crescita del bambino, in quanto nella sua semplicità è in grado di sviluppare diverse sue abilità. Innanzitutto vi è una crescita delle abilità cognitive, che riguardano la sfera della concentrazione, risoluzione del problema e dell’astrazione. Il bambino si dovrà concentrare sul giusto incastro di una forma nella sagoma corrispondente. In questo modo egli sarà in grado di capire che, per esempio, un triangolo non potrà entrare nella sagoma del cerchio e di conseguenza risolvere il problema dell’incastro corretto. Trovare quello giusto sviluppa il pensiero critico consentendo al bambino di apprendere nuove nozioni. Infine egli sperimenterà attraverso il tatto delle varie forme, entrando così a conoscenza dei rispettivi nomi.

In secondo luogo vi sarà uno sviluppo delle abilità fisiche. Infatti questo gioco consente, tramite il tatto, di manipolare le varie forme nella sua totale ampiezza e capire così il giusto incastro. Inoltre vi sarà un grandissimo lavoro di coordinazione tra occhi, mente e mano che solleciterà tale abilità. Infine, i movimenti delle mani con le dita farà sì che vi sia una sorta di allenamento alla motricità fine che gli sarà utile nei momenti futuri quando dovrà scrivere.
Il gioco degli incastri sviluppa anche abilità emotive in quanto sbagliare farà in modo che il bambino impari per la volta successiva. Con questo gioco gli errori saranno numerosi e quando avrà imparato ad abbinare la forma al giusto incastro, la gratificazione sarà talmente alta che lo aiuterà ad acquisire maggiore sicurezza di sè e delle sue capacità. In questo modo si cominciano a creare le prime basi dell’autostima.

In commercio vi sono diversi modelli di giochi ad incastro, ma vari studi dimostrano che quelli in legno sono i migliori. Innanzitutto perché si tratta di una materia prima naturale e non di plastica o gomma, in secondo luogo il legno è caldo al tatto, ha delle qualità straordinarie ed infine sicuro in quanto sulla superficie ben asciutta difficilmente si annideranno batteri.
I giochi ad incastro si possono proporre già dai 10 mesi, in quanto è proprio in questo periodo che il cervello comincia a sviluppare varie conoscenze. Sicuramente non ci si potrà aspettare che il bambino riesca a trovare subito gli incastri corretti, ma sarà molto importante fargli vedere la giusta soluzione. In questo modo egli, osservando, cercherà di imitare l’azione fino a riuscire da solo a trovare i giusti abbinamenti. Vi sono alcuni modelli che sopra alla forma da incastrare vi è un pomello, che aiuterà il bambino a facilitarne la presa ed a sviluppare e raffinare la presa a pinza della mano.

Il modo migliore per proporgli questi giochi è quello di sedersi accanto a lui e fargli vedere come si fa, per più volte, in modo tale che anche solo per imitazione (inizialmente) proverà a farlo da solo. La fase successiva al momento di imitazione, sarà quella di voler provare autonomamente e quando riuscirà a portare a termine il suo obiettivo sarà gratificato. Il punto di forza di questi giochi, è che attraverso i sensi riuscirà ad imparare cose nuove e utili per la sua crescita. Nei mesi successivi si vedranno i primi segni dello sviluppo del linguaggio, in quanto sentendo i nomi delle varie figure ripetute dai genitori, egli le ripeterà ed infine le imparerà.

COME SCEGLIERE IL GIOCO AD INCASTRI PIU’ ADATTO

Innanzitutto la prima cosa da tenere conto prima di acquistare un gioco degli incastri è l’età del bambino: è consigliabile proporli dai 10 mesi in su anche se già dai 6 agli 8 mesi andrebbe bene in quanto l’esplorazione inizia proprio in questo periodo. Si consiglia di preferire gli incastri piani ed orizzontali, in quanto il bambino dovrà concentrarsi per risolvere un solo enigma, ovvero dove incastrare quella figura su una superficie piana e predisposta orizzontalmente. Quelli in verticale ed obliquo risultano essere più difficili ed in questo modo si otterrà solo una perdita di concentrazione da parte del bambino. Si prediligono anche quei giochi ad incastro che hanno una sola forma presentata, ad esempio solo quadrato, solo triangolo… perché più forme si troveranno davanti agli occhi del bambino e più risulterà un’impresa troppo difficile. Infine un’altra caratteristica importante da tenere conto è quella che il gioco degli incastri dovrà offrire molti stimoli uditivi e visivi in modo da catturare l’attenzione del bambino.

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