Economia

Edifici pubblici e privati: come proteggere le costruzioni con un’assicurazione per l’edilizia

Edifici

Il settore delle costruzioni e delle riqualificazioni è senza dubbio uno tra quelli più esposti a rischi. 

L’utilizzo di macchinari articolati e di elevata dimensione, il coinvolgimento di numerosi operai e professionisti, la complessità dei progetti da realizzare sono tutti elementi che contribuiscono a rendere l’edilizia un ambito particolarmente delicato.

Proprio per questo, risulta determinante sottoscrivere un’assicurazione edilizia: si tratta della polizza pensata per il settore privato e pubblico al fine di garantire una copertura ai costruttori ed ai committenti nel caso in cui si verifichino eventi imprevedibili a danno dell’opera in fase di esecuzione ma anche in quella successiva, quando i lavori sono già ultimati.

La copertura assicurativa può riguardare sia le opere nuove, come per esempio fabbricati industriali e commerciali oppure strutture di civile abitazione, sia lavori di ristrutturazione che possono intervenire anche soltanto su alcuni elementi dell’edificio.

Per quanto riguarda la sottoscrizione, nel settore privato attivare un’assicurazione edilizia è facoltativo, mentre in quello pubblico questa polizza è obbligatoria per legge per quelle imprese di costruzione che si aggiudicano appalti pubblici. È bene, quindi, essere informati su quali opzioni assicurative esistono sul mercato al fine di scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Le assicurazioni per l’edilizia nel settore privato

Come anticipato, chi opera nell’edilizia privata non è tenuto a stipulare un’assicurazione, a meno che non siano le parti a decidere diversamente. In ogni caso, sottoscrivere una polizza rappresenta ugualmente un’opzione utile sotto diversi punti di vista.

In fase di esecuzione delle opere, infatti, possono verificarsi incidenti di cantiere, furti, incendi o eventi naturali e di forza maggiore dai quali è possibile scaturiscano danni nei confronti dei beni impiegati per i lavori. In casi come questi, senza un’assicurazione a copertura dei danni sarebbe necessario sostenere un esborso considerevole per la riparazione e sostituzione delle opere.

Per tutelarsi al meglio, in ogni caso, è sufficiente rivolgersi a realtà assicurative che mettono a disposizione un’assicurazione edilizia, come per esempio Helvetia, compagnia attiva nel panorama italiano da oltre 70 anni, che costituisce un vero e proprio punto di riferimento del settore.

Si tratta peraltro di polizze che possono salvaguardare l’impresa anche nel caso di responsabilità civile verso terzi – per danni a cose o persone – o comunque essere estese rispetto ad altre tipologie di danni all’opera, causati, ad esempio, da errori di progettazione.

Ma non è tutto: esistono formule di assicurazione edilizia con le quali è possibile tutelare la costruzione per i dieci anni successivi alla sua ultimazione. Così facendo, si è coperti economicamente anche nel caso in cui dovessero emergere a posteriori problemi costruttivi oppure qualora l’opera andasse incontro a rovina totale o parziale.

Anche le attrezzature, i baraccamenti e i macchinari possono essere protetti da danni generatesi dal loro utilizzo in cantiere.

Infine, di particolare interesse è la polizza assicurativa dedicata al settore della riqualificazione edilizia: esiste infatti una copertura anche per i danni alle opere derivanti da lavori di manutenzione straordinaria, come ad esempio il rivestimento cappotto termico, l’impermeabilizzazione delle coperture ed i rivestimenti esterni intonaco.

Costruzione e manutenzione di opere pubbliche: le polizze assicurative a disposizione

Diversamente dal settore privato, nell’edilizia pubblica la legge impone di stipulare un contratto di assicurazione per tutte quelle imprese che riescono ad aggiudicarsi un appalto pubblico avente ad oggetto la realizzazione e riqualificazione di opere pubbliche – come, ad esempio, ponti, gallerie, autostrade, etc.

Più precisamente, la C.A.R. Appalti pubblici rappresenta una soluzione in caso di danni alle opere in costruzione che siano stati cagionati da eventi accidentali come incendi, esplosioni ed eventi naturali, mentre sono esclusi accadimenti di forza maggiore.

Anche in questo caso, così come per il settore privato, è ricompresa la copertura della responsabilità civile verso terzi in caso di danni provocati a terzi o cose diverse dall’opera, mentre è sempre possibile estendere la tutela anche ad altre tipologie di danni.

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