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E’ buono cotto ma non crudo: ecco quanto deve cuocere il pane e come si realizza!

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Il pane è uno degli essenziali della tavola, soprattutto nella cucina mediterranea. Anche quando, in passato, le diete erano molto più povere di oggi, c’era un alimento che non mancava mai: il pane. Preparato in casa dalle donne con acqua, farina e lievito, era per molti la base dell’alimentazione, nonché il protagonista principale.

Oggi, in realtà, ne esistono moltissimi tipi e versioni. Dai più classici panini di grano a quelli integrali, oppure quelli con farine antiche e originali, dai colori e dai profumi orientaleggianti. Ancora oggi, però, molti amano prepararlo in casa, per riempire la cucina di quel profumo originale ed inebriante: ecco come si fa.

La ricetta del pane classico

Per preparare il pane “di una volta”, bisogna prendere 300 g di farina di Manitoba, 200 g di farina OO e 1 cucchiaino di lievito di birra secco o 10 g di quello fresco. Servono poi 400 g di acqua a temperatura ambiente, 1 cucchiaino di zucchero e 1 cucchiaino e mezzo di sale.

Iniziate a unire le due farine, lo zucchero e il lievito e mescolate il tutto con un cucchiaio in una ciotola. A poco a poco, unite l’acqua e, infine, aggiungete il sale. Mescolate fino a che l’impasto sia molle: a questo punto, aggiungete sulla superficie una manciata di farina e coprite con pellicola, per farlo lievitare in forno a 28°C, circa due o tre ore. Durante la lievitazione, il volume deve triplicarsi.

Una volta lievitato, rovesciate l’impasto su un piano di lavoro infarinato e spolveratevi anche le mani di farina. A questo punto pensate all’impasto come un rettangolo ed effettuate due pieghe: i lati corti si piegano verso l’interno, “a portafoglio”. Fate lo stesso, poi, sui lati lunghi e girate l’impasto, in modo da trovarvi davanti il lato senza pieghe. A questo punto create la forma di pane che volete: per praticità, potete dividere il rettangolo in 3 per creare tre filoncini.

Alzate i tre filoncini e disponeteli su una teglia, ricoperta di carta da forno. Con le mani infarinate, accarezzate i lati e dategli la forma definitiva: mettete quindi il pane in lievitazione in forno, sempre a 28°, per un’ora e mezza. Quando sono lievitati avranno un volume raddoppiato: saranno gonfi e ben areati.

Come cuocere il pane

Se avete un forno a gas o elettrico, preriscaldatelo al massimo, cioè a 250°. Solo quando è bollente, inserite la teglia nella parte bassa, a contatto con la base del forno: tenetela lì per 12 minuti. Spostatela poi al centro per 5-6 minuti. Infine, senza aprire il forno, abbassate la temperatura a 230° e lasciate che la cottura si completi.

Se amate il pane dalla crosta leggera e fragrante ma non troppo croccante, allora è il momento giusto per toglierlo. Se, invece, amate la crosta che scrocchia, azionate il grill e lasciate il pane nella parte alta del forno per cinque minuti.

Una volta cotto e completamente raffreddato, il pane può essere conservato in buste di plastica per alimenti: in questo modo, rimarrà morbido. Se resta all’aria per più di tre ore, infatti, diventa duro.

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