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Danza andalusa vivace: che tipo di ballo è il Fandango? Quali mosse prevede?

andalusia

La Spagna è una nazione dalle tradizioni molto spiccate, infatti sono tanti coloro che, una volta visitati questi luoghi, se ne innamorano e vorrebbero portare con sé qualcosa di questo paese. Uno degli aspetti caratteristici della penisola iberica, insieme al cibo e al patrimonio artistico, sono senza dubbio le musiche e i balli.

Oltre al famoso Flamenco ci sono anche altre danze, tra cui il Fandango, che chiunque, con un po’ di impegno, può apprendere. Si tratta di uno stile musicale particolarmente ritmato, sviluppato in differenti regioni spagnole, ma il più conosciuto, senza dubbio, è quello che si pratica nell’Andalusia, una regione del sud molto legata alle tradizioni dove, durante tutto l’anno, ci sono molteplici feste dove poter ballare il Fandango.

La storia del Fandango

Reperti storici fanno intuire che il Fandango si ballava già nell’antica Roma, era una danza sensuale molto diffusa e conosciuta da tutti. Alcuni studiosi della musica, però, confutano tale affermazione dicendo che la sua nascita risale 1700 e avvenne nelle corti spagnole a opere di musicisti italiani. In realtà si tratta di un crogiolo di tradizioni che si sono mescolate, dando origine a una cadenza ritmata che parte lenta per poi diventare sempre più veloce e coinvolgente.

La sua caratteristica è il ritmo ternario, che si ritrova in molte musiche spagnole, insieme a una variazione di tonalità che parte minore per poi diventare maggiore. In una performance si può esibire un solo ballerino, una coppia o molti interpreti accompagnati, quasi sempre, da musicisti dal vivo. Questi suonano per lo più: chitarre, tamburelli, violini e le immancabili nacchere, che servono a scandire il ritmo durante la frenesia della danza. La parte fondamentale dell’interpretazione sono i passi decisi sul palco, realizzato spesso in legno, materiale che favorisce il diffondersi di un suono secco, che contribuisce a creare la melodia.

La foga dei ballerini è palpabile e i loro passi sicuri fanno parte della danza che, da questo punto di vista assomiglia vagamente al tip tap, un ballo in cui è l’abilità del gioco di gambe degli interpreti a creare una cadenza sonora. Il fandango rappresenta una sfida di bravura tra i performer, che si alternano in evoluzioni sempre più difficili, creando un climax nello spettacolo.

Le mosse fondamentali per praticare questo ballo

Gran parte dello spettacolo del fandango la fanno i costumi, l’uomo ha dei pantaloni abbastanza aderenti al copro per far vedere bene i suoi movimenti, mentre la donna indossa gonne ampie che non le coprono i piedi. Si tratta di vestiti tradizionali che derivano dal mondo contadino quindi, a volte, possono sembrare un po’ dimessi. Una volta noti i passi fondamentali gli interpreti contando il ritmo sulla musica possono montare le varie parti della coreografia a piacimento. Per praticare il fandango è importantissima la postura, la schiena deve sempre essere dritta e le braccia poste verso l’alto con le mani chiuse, come a tenere delle nacchere.

Occorre mettere una gran forza e intenzione in ogni azione che si compie, creando un gioco di gambe sicuro e costante. Il ballo viene fatto spesso sulle punte dei piedi rimbalzando in avanti e indietro, un po’ come nella pizzica salentina. Il fandango può essere improvvisato in piazza o messo in scena da compagnie di professionisti con tantissimi interpreti che si muovono all’unisono a tempo di musica. Questi sono posti l’uno di fronte all’altro per mimare una sfida, come accennato in precedenza. La danza è costituita da differenti sezioni con ritmo via via crescente in cui si alternano intricati passi che non permettono ai ballerini di muoversi molto nello spazio, essi sono costretti a rimanere fermi in uno stesso luogo. A questi si alternano rotazioni frenetiche da un lato e dall’altro.

 

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