
Ogni volta che si parla di energia non è insolito senti nominare Enrico Mattei. Stiamo parlando di un personaggio davvero determinante per quanto riguarda l’industria energetica italiana che è passato alla storia per aver sfidato le cosiddette “Sette Sorelle”, ovvero le principali industrie mondiali del mercato petrolifero. Mattei, come vedremo, avrebbe pagato molto caro questo suo attivismo precipitando in un incidente aereo in circostanze mai chiarite del tutto. Cerchiamo ora di capire qualcosa in più su chi era Enrico Mattei e di spiegare perché la sua figura è così importante ancora oggi.
Enrico Mattei: cenni biografici
Mattei è nato ad Acqualagna il 29 aprile 1906. Dopo aver ottenuto la licenza elementare ha frequentato la Regia Scuola Tecnica a Vasto. Dopo aver conseguito il diploma da ragioniere si è trasferito a Milano dove ha svolto la professione di agente di commercio nel settore chimico e delle vernici. Nel 1936 riuscì a mettersi in propria con un’azienda nel settore chimico ed è diventato fornitore delle Forze Armate. Dopo aver preso parte alla Resistenza nella Seconda Guerra Mondiale riuscì a intrattenere ottimi rapporti con personaggi della DC come De Gasperi e divenne poi anche un dirigente del partito nel 1944. A guerra finita Mattei divenne commissario liquidatore dell’AGIP ma, al posto di chiuderla, decise di trasformarla in una risorsa. In questo periodo nacque il cosiddetto “metodo Mattei” consistente nel realizzare gasdotti considerati della massima urgenza per poi informare i politici a cose fatte.
Enrico Mattei e la presidenza ENI
Tappa significativa nella vita di Mattei fu poi la nascita dell’ente nazionale che avrebbe dovuto controllare anche l’AGIP, ovvero l’Ente Nazionale Idrocarburi (ENI). Dopo la fondazione del 1953, Mattei assunse la carica di Presidente e poi di Direttore Generale. Sotto la sua guida Eni si è sviluppata moltissimo anche per via di alcuni fortunati ritrovamenti petroliferi. Mattei però voleva rendere l’Italia meno dipendente possibile dai paesi produttori di petrolio e nel 1957 cominciò a guardare al nucleare.
Mattei e la sfida “fatale” alle Sette Sorelle
Enrico Mattei capì poi che era interesse strategico italiano stringere ottime relazioni con i Paesi africani. L’obiettivo era concludere affari con questi paesi miranti all’individuare giacimenti petroliferi e a sfruttarli in cambio di progetti di oleodotti e raffinerie da costruirsi in Africa. Ma i buoni rapporti che Mattei strinse con molti paesi mediorientali gli attirò l’ostilità delle compagnie anglo-americane. Queste infatti avevano il monopolio della fornitura di petrolio anche in Europa Occidentale. La situazione divenne tesa e Mattei decise di sfidare le cosiddette “Sette sorelle” del petrolio.
La fine misteriosa di Mattei
Probabilmente come conseguenza di questa “sfida”, Enrico Mattei morì il 27 ottobre 1962 a Bascapé, in provincia di Pavia, a seguito di un misterioso e inspiegabile incidente aereo. Sin da subito si parlò di un sabotaggio e di una possibile esplosione avvenuta in volo. Inoltre Mattei ricevette in quel periodo diverse minacce. Le inchieste a distanza di anni hanno fatto emergere intrecci occulti che portavano alla politica internazionale e nazionale ma non sono riuscite a far emergere anche una verità giudiziaria. Quello che si sa è che dietro la sua morte c’erano probabilmente torbide responsabilità che arrivavano fino alla criminalità organizzata.
Il sogno di Mattei era quello di liberare l’Italia dalla dipendenza dai paesi produttori di materie prime energetiche. Il suo sogno è purtroppo tramontato ma oggigiorno siti specialistici e comparatori offrono ai propri utenti la possibilità di effettuare un confronto tra le tariffe luce. In questo modo chiunque può, in pochi secondi, se non altro scegliere quale sia l’offerta luce/gas più vantaggiosa per le sue specifiche esigenze e necessità. I recenti risvolti bellici in Ucraina poi hanno mostrato quanto sia rischioso per l’Italia essere esposti per quanto riguarda il settore energetico alle importazioni di paesi terzi.