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Achille Starace: ecco chi era, la sua biografia e cosa ha fatto

achile starace

Achille Starace militare, politico e dirigente sportivo italiano fu segretario del PNF (Partito Nazionale Fascista) e presidente del Comitato Olimpico Italiano. Un uomo di rilievo, considerato il braccio destro di Mussolini, fu un importante esponente di rilievo durante la dittatura fascista. 

Tra le numerose imprese, stabilì e rese obbligatorie alcune forme che caratterizzavano la vita pubblica degli italiani e che furono raccolte all’interno del “Vademecum dello stile fascista”. Introdusse inoltre, la sostituzione della stretta di mano con il saluto romano, in cui il braccio doveva essere teso a 170° dal busto e le dita tese e unite.

Biografia

Nasce a Gallipoli nel 1889, ufficiale dei bersaglieri nella Prima Guerra Mondiale, organizzatore dello squadrismo trentino, fondatore del fascio di Trento nel 1920, divenne vice segretario del Partito Nazionale Fascista nel 1921, ispettore della Sicilia un anno dopo e deputato nel 1924.

Due anni dopo fu nominato vice capo della MVSN. Nel 1931 estese il partito nella società fino a coinvolgere i cittadini, dalla scuola elementare all’università e dopo il lavoro. Impose lo stile fascista, denominato “staracismo” che si caratterizzava:

  • per l’obbligo da parte dei cittadini a partecipale ai cerimoniali coreografici di massa: le feste nazionali, gli anniversari del regime, le vittorie della rivoluzione fascista, il culto dei caduti e le celebrazioni degli eroi;
  • per l’utilizzo del “voi” al posto del “lei”;
  • sostituì il saluto con la stretta di mano con il saluto romano;
  • per l’utilizzo delle divise.

Nel 1935 partecipò alla campagna di Etiopia e due anni dopo raccontò la sua esperienza nel volume intitolato “La marcia su Gondar”. Tra il 1936 e il 1938 fece parte della commissione per l’unione del Consiglio Nazionale del partito con il Consiglio Nazionale delle corporazioni.

Starace è ricordato per essere l’organizzatore della campagna antiebraica e tra i principali sostenitori delle leggi razziali. Protagonista dei momenti più importanti della vita del regime fascista, come la partecipazione ai lavori che portarono alla nascita della Camera dei fasci e delle corporazioni. 

Con la sua partecipazione a sostegno delle leggi razziali e antisemite, ebbe modo di mostrare la linea dura da adottare nei confronti della comunità ebraica italiana, schierandosi per l’alleanza con la Germania e per l’ingresso del nostro Paese in guerra.

Progressivamente venne allontanato da ogni incarico importante e nell’aprile del 1945 fu catturato dai partigiani per poi essere giustiziato. Il suo corpo venne esposto pubblicamente a piazzale Loreto.

Che cosa ha fatto Achille Starace?

Come abbiamo visto, Achille Starace fu un uomo di spicco che ricoprì diversi incarichi istituzionali durante il regime fascista. La sua idea di patriottismo era molto forte al punto da stabilire una serie di “leggi” che rese obbligatorie per tutti i cittadini italiani, raccolte all’interno del Vademecum dello stile fascista. 

Una delle più conosciute fu l’introduzione del celebre saluto romano in cui il braccio doveva essere teso a 170° dal busto, con le dita unite e tese. Il saluto romano andò a sostituire la tradizionale stretta di mano e divenne uno dei simboli del fascismo italiano. Ma non solo, Starace è tutt’ora ricordato per il suo forte legame con il mondo dello sport.

Starace e lo sport

Molto attento alla vita politica si avvicina anche all’idea patriottica dello sport. In una celebre frase pronunciata durante un convegno di medici affermò: “Fate ginnastica e non medicina. Abbandonate i libri e datevi all’ippica”.

Proprio per questa sua fermezza e passione per lo sport, nel 1938 comunicò che i gerarchi del Partito avrebbero dovuto sostenere tre prove sportive:

  • una di salto in alto;
  • una di equitazione;
  • una di nuoto.

La sua idea iniziale era quella di fare il salto nel cerchio di fuoco ma ovviamente non ebbe alcuna approvazione dai gerarchi, che lo derisero essendo abituati alle bizzarre idee di Starace.

E’ a Starace che si deve l’importanza del ruolo svolto dai media e dall’audio-visivo per il sostegno e la promozione degli eventi sportivi. Basti pensare alle prime radiocronache di Carosio, ai cine-giornali e ai filmati ah hoc del Luce, o alle prime regie dei match. Tutti i dettagli che riguardano la partecipazione degli spettatori nei vari eventi sportivi con il fenomeno del “tifo” e il culto pubblico sia ufficiale che politico dei fuoriclasse, sono da attribuire a quest’uomo considerato “l’utile idiota alla corte del duce”.

Quando cadde in disgrazia, durante l’epoca della Repubblica di Salò venne per un lungo periodo incarcerato. All’interno della sua cella, prima di essere giustiziato, trascorse tutto il suo tempo impegnandosi in un centinaio di flessioni al giorno, convinto nella sua idea che l’esercizio fisico fosse indispensabile per l’uomo.

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